Miti e leggende nordiche

Tir Na Nog. Gli antichi celti e le leggende Druide. Contatto con la natura, tra gli alberi, vicino all’acqua, con fuoco tra grandi pietre, le ossa della terra.

Il contatto con la natura, in mezzo agli alberi, vicino all’acqua, con il fuoco tra le grandi pietre, le ossa della terra.

Gli sposi ricevevano la benedizione per la l’unione delle loro anime, dagli antichi Celti.

La leggenda Druida di Tir Na Nog

Il mio cuore è il tuo cuore

E’ un rito molto antico, risalente al periodo dei Druidi ed include alcuni passaggi del rito dei nastri e quello dei 4 elementi.

Durante la celebrazione della cerimonia, agli invitati verrà chiesto di disporsi in cerchio per evocare i punti cardinali e gli elementi universali.

Tali elementi compaiono anche nell’inno Tir Na Nog  un luogo dove, secondo la mitologia irlandese non esistono morte e dolore, dove bellezza e giovinezza regnano per sempre.

Riportiamo di seguito l’inno che viene declamato durante il matrimonio celtico:

“Terra di giovinezza e terra di vita
terra priva di dolore
lontana nell’occidente dorato
sulla riva del mare azzurro
possiedo una barca di cristallo veloce
come occhi mortali non videro mai
noi andremo verso quella terra prima che cada la notte
sulla mia barca veloce e splendente.
Andremo verso la riva di quella terra assolata
libera di sacerdoti e di demoni
verso la terra della giovinezza, nell’occidente dorato
sulla riva del mare azzurro
la terra dalle valli verdeggianti
ruscelli chiari e pianure fitte d’erba
una terra di pace, serena, priva di morte e di dolore
dove è sempre estate”.

L’uso dei nastri risale a tempi passati, gli sposi dovevano intrecciare una corda bianca e una rossa che rappresentavano l’unione del lato maschile con quello femminile.

Oggi è un laccio rosso a sancire questo vincolo in sostituzione delle fedi nuziali, accompagnati dal suono di un arpa.

“La promessa d’amore del Sole alla Luna”

La preghiera di protezione

Detta “caim” (protettore) è una preghiera che si recita mentre viene tracciato il cerchio sacro intorno agli sposi, come ogni preghiera tende ad agire misticamente, per creare nel proprio interno una dimensione sacra.

Una spada o una lancia veniva utilizzata per creare un cerchi attorno agli sposi un ulteriore gesto di protezione verso l’inizio di una nuova vita.

Alcuni esempi di preghiere di protezione si trovano ad esempio nella raccolta ottocentesca dello scozzese Alexander Carmichael “Gadelica Carmina”  che riporta una vasta tradizione orale di incantesimi, benedizioni e preghiere popolari.

Questo rito che prevede la legatura delle mani degli sposi è un rito neopagano che simboleggia la loro unione spirituale.

In alcuni stati questo rituale di nozze viene riconosciuto civilmente a tutti gli effetti ad esempio negli Sati Uniti in Gran Bretagna ed in Irlanda.

Se colui che officia l’unione ha potestà di diritto civile l’unione è comunnque riconosciuta.

E’ un antico rito Irlandese, molto suggestivo, perché le anime degli sposi una volta unite dal legame simbolico delle mani, diventano inseparabili, esse torneranno a congiungersi anche nelle vite successive.

Inoltre ci sono altre varianti dello stesso rito che se volete potremo vedere insieme e valutare se prendere in considerazione l’dea.

Basterà procurarsi una fascia o un insieme di tre nastri intrecciati a simboleggiare le famiglie di origine e la nuova famiglia che si andrà a costituire.

I colori  delle fasce, possono essere quelli utilizzati  per gli allestimenti o per il bouquet della sposa.

Questo rito riconosce anche l’unione tra persone dello stesso sesso la wicca una delle più note religioni neopagane si caratterizza per una totale apertura verso le relazioni omosessuali.

Esiste anche il rovescio della stessa medaglia una cerimonia decisamente più moderna e si chiama handparting (letteralmente “divisione delle mani”) è una cerimonia di divorzio.